il matricidio

Omicidio di Puegnago: «Santina Delai ha provato a difendersi dal figlio ma è scivolata»

di Mario Pari
L’esame autoptico sul corpo della 78enne è stato eseguito mentre era in corso l’interrogatorio di Mauro Pedrotti. martedì 13 febbraio i funerali della donna
Mauro Pedrotti, a sinistra, fuori dalla villetta di Puegnago. Nella foto in alto, Santina Delai
Mauro Pedrotti, a sinistra, fuori dalla villetta di Puegnago. Nella foto in alto, Santina Delai
Mauro Pedrotti, a sinistra, fuori dalla villetta di Puegnago. Nella foto in alto, Santina Delai
Mauro Pedrotti, a sinistra, fuori dalla villetta di Puegnago. Nella foto in alto, Santina Delai

Era attesa soprattutto per sapere quando si sarebbe potuto dare l’estremo saluto a Santina Delai che è stato fissato per martedì 13 febbraio. Anche il figlio partecipa al lutto.

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Due giorni fa

L’autopsia è stata eseguita due giorni fa, nelle stesse ore in cui chi l’ha uccisa, il figlio Mauro Pedrotti, veniva sottoposto all’interrogatorio di convalida del fermo. Quando si limitava a ribadire che non aveva premeditato l’omicidio della madre e confermava quanto dichiarato, prima d’essere portato in carcere, nella caserma Masotti sede del comando provinciale dei carabinieri.

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Assistito dall’avvocato Giovanni Brunelli aveva ritrattato la dichiarazione resa la stessa notte in cui ammetteva la premeditazione. Santina Delai, 78 anni, secondo quanto dichiarato dal figlio, è morta a causa dello strozzamento prima e dello strangolamento poi, da parte dell’omicida. Ha riferito ai carabinieri e al pm Ines Bellesi d’averle messo le mani al collo, mentre lei lo chiamava per nome e d’aver poi utilizzato uno straccio per le pulizie della casa: «fino a quando il ventre non si muoveva più».

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L'omicidio

Allora ha capito che la madre era morta. Non è stata una morte veloce e sicuramente nemmeno priva di sofferenza. Nell’interrogatorio il 57enne di Puegnago che abitava a due metri di distanza dal genitore, ha anche detto «c’ho impiegato un quarto d’ora». Il corpo di Santina Delai, quando è stato esaminato dopo che il figlio aveva inscenato un omicidio da parte di ladri, presentava diverse ecchimosi al capo e al collo. Il medico legale ha riscontrato «agli occhi, alla congiuntivite, petecchie bilaterali», «alla base del collo presenza di piccole aree escoriative di colore rossastro», «al naso, sul dorso e maggiormente sulla superficie laterale sinistra, alcune piccole aree escoriative di forma irregolare» e «in regione zigomatica e sottozigomatica destra, ampia area ecchimotica di forma irregolare, di colore violaceo».

Il figlio della donna davanti alla casa del delitto

Altre piccole ecchimosi ed escoriazioni alle labbra e sul mento e sotto, parecchie ecchimosi «di forma irregolare e colore rossastro». Sulla mandibola sinistra ancora ecchimosi ed escoriazioni sulle mani. Quest’ultimo elemento emerso mercoledì scorso potrebbe evidenziare un tentativo di difesa da parte di Santina Delai. Tentativo di cui riferisce anche il figlio nella confessione: «Lei ha provato a difendersi ed è scivolata». Sempre nella confessione Mauro Pedrotti ha precisato: «di avere nell’immediatezza riferito ai militari che preferivo che non si facesse l’autopsia perché gradivo che mia mamma rimanesse a casa».

I funerali di Santina Delai

Una vicenda terribile in merito a cui l’apporto dell’autopsia sembra poter dare solo ulteriori conferme di quanto emerso fino a questo momento. Quello che maggiormente rileva, nel delitto avvenuto a Puegnago mercoledì mattina è certamente capire se vi sia stata premeditazione o meno. L’indagato ha parlato di un raptus, ma il gip Gaia Sorrentino, che ha convalidato il fermo eseguito dai carabinieri, non è dello stesso parere.

I funerali saranno celebrati martedì 13 con inizio alle 15 nella chiesa parrocchiale di Puegnago. La salma si trova nella domus funeraria Rodella a Salò, visite dalle 8 alle 20.

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