il dramma

Turista inghiottita dal Sebino, tramontano le ultime speranze: Chiara riposerà negli abissi del lago d'Iseo

di Alessandro Romele
Le squadre mobilitate decidono di prolungare fino ad oggi, 15 aprile, le ricerche. Ma i genitori della turista 20enne ripartono per la Germania per poi fare ritorno solamente a settembre, in occasione della posa della lapide a ricordo della figlia
Riprese le ricerche di Chiara Lindl

Gli abissi del lago di Iseo custodiranno per sempre Chiara Lindl. Dopo l'ottimismo di venerdì, 12 aprile, per una serie di tracce fiutati dai cani molecolari e la delusione di sabato quando le piste si sono rivelate prive di consistenza, per tutta la giornata di ieri, 14 aprile, sono proseguite le ricerche della turista inghiottita dal Sebino durante un’escursione notturna in motoscafo il primo settembre dell’anno scorso.

La mobilitazione

Si è consumata dunque quella che doveva essere l’ultima e definitiva giornata di ricerche. In realtà nell'area dell'alto lago di Iseo, si sono messi all'opera i volontari del Garda, supportati da quelli del Gruppo soccorso Sebino e dalla Protezione civile di Capriolo. Sono state battute in modo particolare nei pressi della foce del fiume Oglio.

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Nulla di fatto invece per i venti punti segnalati dalle unità cinofile tedesche, ingaggiata dalla famiglia della ventenne tedesca: avevano fiutato una possibile presenza di un corpo sul fondale ma, una volta perlustrato - con l'utilizzo del robot - non è stato individuato nulla. «Faccio fatica a trovare le parole per spiegare come mi sento - ha spiegato Irena, la mamma di Chiara, sempre sul posto con il marito, ora dopo ora, ad osservare impotenti il lavoro degli operatori impegnati nelle ricerche -. Ho solo la forza di ringraziare chi fin dal giorno dell’incidente si è prodigato per trovare la nostra Chiara».

L’illusione

Il sonar del gruppo volontari del Garda aveva individuato una ventina di punti, riconoscendo la presenza di sagome e volumi assimilabili ad un corpo umano: ancora un nulla di fatto, però. Solo massi e tronchi d'albero. Le squadre non si perdono d'animo: andranno avanti fino al primo pomeriggio di oggi, un extra che non era inizialmente previsto.

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Il problema maggiore, ma era cosa risaputa e di cui era stato tenuto conto, è che dalla Vallecamonica, attraverso l'Oglio, ingrossato dalle recenti piogge, nelle ultime settimane sono stati trascinati centinaia di tronchi e rami di grosse dimensioni, che si sono poi depositati sul fondo del lago.

La promessa

«Non lasceremo nulla di tentato - hanno precisato i volontari -, sfrutteremo fino alla più piccola occasione». Stamattina la famiglia Lindl partirà da Pisogne per fare ritorno a casa: salvo importanti novità, ritornerà solamente a settembre, in occasione della posa della lapide a ricordo della figlia, come da accordi presi con il primo cittadino Federico Laini.

A quel punto Chiara potrà riposare per sempre negli abissi del lago d’Iseo. Sull’incidente nautico resta aperta l’inchiesta della procura che vede iscritta nel registro degli impuntati una sola persona.

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