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Invasione al «park» Freccia Rossa, ma per ora ci sarà tolleranza

di Marta Giansanti
Il parcheggio è chiuso da una decina di giorni, quando vennero vandalizzati gli impianti elettrici. Ma Brescia Mobilità concede agli abbonati di usare la rimessa in stazione
Il parcheggio provvisorio nel piazzale del Freccia Rossa
Il parcheggio provvisorio nel piazzale del Freccia Rossa
Freccia Rossa e le auto

Una distesa di auto, da qualche giorno, tappezza il piazzale dell’ormai «fu» centro commerciale Freccia Rossa. Da ogni lato lo si veda, da ogni angolatura lo si guardi, non ci sono che macchine. E quella che un tempo era via di passaggio di cittadini di ogni età e nazionalità, intenzionati a fare shopping, a guardare un film al cinema o a mangiare in uno dei tanti fast food del centro, ora sembra essersi trasformata in una rimessa auto.

Il parcheggio sotterraneo è inagibile

Il parcheggio sotterraneo è infatti off-limits da una decina di giorni. I quadri elettrici sono stati vandalizzati, come fa sapere Brescia Mobilità. La proprietà del centro sta provvedendo agli interventi di ripristino ma, a quanto pare, richiedono tempi lunghi. Per ora, quindi, resta inaccessibile. A quanto pare non si è ancora deciso di giungere a una chiusura definitiva ma la partita resta aperta. Nel frattempo il curatore giudiziale Giancarlo Mulliani, è in attesa di ottenere dal Tribunale l’autorizzazione di spesa, per un investimento di circa 100 mila euro, per rendere inaccessibili i varchi del Freccia Rossa. E, a quel punto, cosa ne sarà del parcheggio arancio? In attesa di avere un quadro chiaro della situazione e del ripristino del transito veicolare nei sotterranei, i numerosi iscritti alla palestra Virgin Active, unica attività «sopravvissuta» al lento e progressivo declino del grande complesso commerciale, qualche lavoratore della Cgil e i fruitori dei servizi nella zona, hanno trovato la soluzione: sostituire il parcheggio sotterraneo con il piazzale.

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L’alternativa

Agli abbonati Brescia Mobilità ha dato la possibilità di utilizzare il parcheggio Fs (quello della stazione), ma in pochi ne usufruiscono. «Dopotutto non diamo fastidio a nessuno, non intralciamo strade o creiamo disagi di alcun tipo», dicono. È solo questione di necessità. Uno stato di necessità che il Comune e la polizia Locale, per ora, hanno deciso di tollerare. Nessuna sanzione per chi parcheggia lì. La questione è al vaglio, fanno sapere. Si stanno valutando soluzioni specifiche, cercando per esempio nuovi spazi in attesa che gli impianti elettrici vengano ripristinati. Solo lo scorso luglio, gli stessi accessi rimasero bloccati per un mese a causa di un guasto all’impianto antincendio. Ora il bis con le varianti del caso ma con la conferma dei disagi per chi lo utilizza quotidianamente.

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Una storia di declino

Ultima puntata di una storia, che si prospetta essere senza lieto fine e che va avanti ormai da tempo. Un tracollo di una realtà che, nel bene o nel male, è stata a lungo un importante punto di riferimento per il commercio bresciano. Un centro inaugurato, in pompa magna, nel 2008, «vittima» negli anni di continue crisi e protagonista di un importante progetto di riqualificazione, con un investimento di quasi sei milioni di euro, finanziato da quella che era la nuova proprietà, la Resolute Asset Management. Era la fine del 2020 e il perdurare della pandemia fece naufragare il rilancio. Da centro commerciale si trasformò, per qualche mese, in un mini hub vaccinale anti-Covid. Poi il declino senza più ritorno, tra la messa in liquidazione della società Freccia Rossa Shopping Center spa e l'acquisto da parte di due fondi dei crediti deteriorati dalle banche e, nuovamente, un futuro ancora tutto da scrivere.

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